I giorni della bislunga

I giorni della bislunga

I giorni di un’agenda sembrano tutti uguali. Hanno un incedere lento e inesorabile. Nascono, vivono e passano. Un disegnatore e un narratore sono affascinati dalla circolarità che creano e vorrebbero raccontarne la storia, ma quando si avvicinano si accorgono che messi uno dopo l’altro i giorni non formano cerchi perfetti. Sono imprevedibili, diversi, in realtà non ce n’è uno uguale. A ben guardare, sono un po’ bislunghi. E ora tutto è più chiaro. Così è la vita e così è l’agenda del giocatore di rugby, fatta di appuntamenti e di partite, il Sei nazioni, il Tri Nations e il Mondiale ogni quattro anni, e ognuno ha la sua da annotare, lì accanto. E i giorni passano, lenti e inesorabili, e alla fine dell’anno sarà difficile gettare l’agenda.. Il piccolo giocatore ha sognato di diventare un campione e il campione di essere come quel piccolo, i valori restano, e questo è un pensiero bislungo. Ogni giocatore ha un suo ruolo e ogni ruolo ha il suo carattere, e questo è un altro pensiero bislungo. E poi ci sono le immagini, come quel cuore, scoperto, che corre per il campo, accanto a una palla ovale, e poi, dopo la doccia, il giocatore indossa la giacca e quel cuore ce l’ha ancora in mano. Alle spalle c’è un amico, e forse adesso l’amico chiede sostegno, e domani invece sarà lui a prendere, prima che cada, quella palla in mano. Ha la forma della vita, dei giorni imprevedibili, diversi l’uno dall’altro.

di Giangiacomo Furù, illustrazione di Renato Pegoraro

Il racconto del giorno feriale (dagli autori della nostra scuola di scrittura SCRIVERE IL CORTO)


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