L’amico di Mauro Speri

L’amico di Mauro Speri

L’amico si ferma, riflette,

non teme il vento e la notte,

ma teme la solitudine,

e del poco che ha da dividere,

apre la mano e lo disperde.

Dal mare davanti s’inarcano onde,

le ho viste cadere a pochi passi da lui,

lacrime scendono sulle guance incavate,

gocce luminose sulla superficie del mare,

e caro amico che cosa sei?

Ora che la durezza del tuo cuore non le ha trattenute,

ora che le sue mani si stringono ad altre mani

e non sono le tue.

Il bicchiere riempito già troppe volte

non reca sollievo ma pensieri di morte

l’ultimo sorso ha spianato la via

tolto infine il dissenso alla follia.

I piedi si avvicinano alla schiuma rabbiosa

son quelli di chi non ha più niente da offrire,

e tra le nubi la luna curiosa

lascia lo sguardo vagare nel chiaro,

così da notare solo un bicchiere,

dove prima stava l’amico mio caro.

Di Mauro Speri

IL CAVEDIO associazione culturale e sportiva dilettantistica APS ———————————————– segreteria1997@ilcavedio.org

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