SCRITTURA E RISCRITTURA P.4

SCRITTURA E RISCRITTURA P.4

LA FORMAZIONE non esiste senza riscrittura

Prima dobbiamo creare dentro di noi un lettore attento e distaccato, una specie di chirurgo, freddo ed esperto, che con i suoi interventi non farà altro che il proprio lavoro, con professionalità, ammirato da tutti.

Il lavoro di riscrittura all’inizio è un vincolo difficile e fastidioso. Richiede concentrazione e l’acquisizione di qualità assopite, della cui forza e indispensabilità non avevamo coscienza. Sembrerà scoraggiante per noi che ci credevamo scrittori arrivati, ma quando l’apprenderemo e metteremo in pratica avremo aperto la porta più importante per il nostro percorso di formazione.

Da questo momento, e solo da ora, scriveremo sul serio. Ricordatevi che nessun grande scrittore ha evitato questo passaggio. Il neofita dice buona la prima. Tale lui resterà, un principiante, molto spesso presuntuoso. E non confondete la riscrittura con le correzioni o l’editing. Queste lasciatele agli amici caritatevoli e all’editore, se ne trovate uno capace che non vi venda fumo per arrosto.

La riscrittura è l’uovo di Colombo. Una volta scoperta l’uovo starà in piedi.

Abramo Vane, giornalista e scrittore, insegna alla Scuola di Scittura delle Edizioni IL CAVEDIO. Ha pubblicato libri di narrativa, d’arte, di poesia.


Continua il 4 novembre


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