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Tag: scrittura

Infinite strade

Infinite strade

Ci sono cento, mille, infinite strade da percorrere, e oggi, su una di queste, ho incontrato Samuele Arcangioli, pittore, ma non è che gli ho dato la mano e detto tanto piacere, Samuele l’ho conosciuto attraverso il catalogo delle sue opere, e anche questa è una strada come altre, e anzi, fra le tante, quella dell’arte è privilegiata… e capita che hai un’emozione, una gioia incontenibile, un dolore, e hai una necessità vitale, come il bere o il dormire, devi…

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Green card

Green card

Stanotte c’è stato il temporale. Il cielo è ancora grigio e intorno tutto dice che l’autunno è alle porte: lo dice il calendario appeso alla parete, lo annunciano le colline sopra la città che sfoggiano nuovi colori e i negozi che espongono abiti in maglia accanto a ciò che resta dei saldi estivi. Il passaggio di stagione è vicino, ma a lei piace quest’atmosfera sospesa, incerta. Ben si sposa con un carattere indolente. L’aria frizzante del mattino le spettina i…

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La lima

La lima

LA LIMA, un arnese utile e non il solo L’esempio che faccio sempre è quello di James Joyce, che scrisse mille pagine del suo Dedalus e ne pubblicò trecento. Fu un sostenitore del lavoro di lima, quello che all’inizio della nostra formazione ci costa così caro. Parole, frasi, periodi, idee, scene, personaggi, capitoli interi, tutto viene travolto, per essere essenziali e incisivi. Umiltà e senso del distacco. Tutto procede insieme. Guardiamo allo stile e alla struttura e ci accorgiamo che…

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Finestre chiuse

Finestre chiuse

“Nonna perché le finestre di quella casetta sono sempre chiuse?” Sara è una ragazzina di tredici anni, molto curiosa. Seduta accanto alla sua dolce nonnina guarda in fondo alla strada. Le nubi grigie di un temporale in arrivo non le permettono di andare in cortile a giocare.“Sai, in quella casetta viveva una bambina, ora non c’è più nessuno”.“E perché?” l’innocente curiosità incalza.Sara si siede in braccio alla nonna per ascoltare il racconto. “Una mattina quella bambina aprì una di quelle…

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Nuvola Rossa

Nuvola Rossa

Il giorno in cui Nuvola Rossa si inoltrava nel bosco dietro Villa Toeplitz per tornare a casa,io e Cavallo Pazzo ce le stavamo suonando di santa ragione. Il successo nella lotta garantiva il diritto di chiedere a Nuvola Rossa, Mara nella realtà, di diventare la ragazza del vincitore. Si era trasferita con la famiglia pochi giorni dopo la fine della scuola, io e Aldo giocavamo a muro, lei si avvicinò, prese dalla tasca posteriore dei pantaloncini un mazzo di figurine…

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La fuga

La fuga

Il Professore. Così mi chiamano, e questo mi consente di mantenere una certa distanza da quel gruppo di analfabeti che detengono il potere. Magro, basso, occhialetti tondi alla Gramsci, Borsalino e farfallino tutto l’anno. Lo stile non è acqua.Mi guardano spesso tra il rispetto e l’invidia. Loro, che vanno in giro vestiti in modo dozzinale e con chilate d’oro attaccate al collo. Alla fine sono certo che mi disprezzano. Basta guardarli quando parlottano tra loro, indicandomi.Gente per la quale il…

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La donna della mia vita

La donna della mia vita

Inserisco la moneta, premo il bottone. Caffè espresso. Le pareti sono bicolore e tra il verde tenue e il bianco si infila una impavida striscia blu. A lato del distributore automatico una bacheca tappezzata di avvisi e messaggi vari. Potrei appenderne uno anch’io, ci scriverei sopra “Mirco è morto, finalmente!”Quella giornata di luglio iniziò, nei miei ricordi, con uno strofinaccio tra le mani. Alle due di pomeriggio suonai il campanello alla porta di Mirco. Abitava con la madre in un…

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Rose rosse

Rose rosse

Era accaduto tutto troppo in fretta: tante cose da fare, decisioni da prendere, non c’era stato il tempo di elaborare il dolore per la perdita della persona che più amava, anzi, aveva amato, doveva abituarsi a usare il passato.Solo pochi giorni fa erano in montagna a camminare, la loro prima gita senza figli oramai grandi abbastanza per badare a loro stessi.Un’escursione familiare, un percorso che avevano fatto parecchie volte, da soli, con gli amici, con i bambini, niente di pericoloso,…

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ELEMENTI DEL ROMANZO (l’idea)

ELEMENTI DEL ROMANZO (l’idea)

L’IDEA, che affascina e trascina Da dove nasce un romanzo? Da un’idea, stimolante e desiderosa di comunicare. Uno scrittore mi disse che lui pensava un titolo, e da lì partiva a scrivere. Sembra strano, ma è una prospettiva fattibile. Come lo sono tutte le altre. Qualcuno ha già in mente la trama dall’inizio e addirittura i vari passaggi, qualcun altro solo una vaga idea che poi svilupperà procedendo di capitolo in capitolo. È questione di carattere, di predisposizione, di forma…

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Le mani di un artista

Le mani di un artista

Ma le avete mai viste, le avete guardate bene le mani di un artista, io ho presente queste, le mani di Samuele Arcangioli… osservate quando le muove nel parlare, non sono gesti comuni, tutti noi tracciamo con esse lo schema delle nostre parole, il pittore no, lui, mentre parla, plasma la materia, osservatele bene… non so che tipo di riferimento abbiate nel vostro intimo, ci sono quelli che credono nello spirito e lo ritengono l’origine di tutte le cose, ci…

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